Come promesso nella precedente recensione , avremmo ancora sentito parlare di Gayle Forman, questa giornalista freelance che prestandosi alla scrittura ci ha regalato momenti teneri ed emozionanti con “resta anche domani”. Dopo il successo del primo libro della duologia, e dopo l’uscita dell’omonimo film, questo ultimo capitolo vi farà provare il doppio delle emozioni precedenti! Vi lascio ad una piccola trama…..ps tenete a portata di mano i fazzoletti vi serviranno.
Sono passati tre anni dal devastante incidente. . . tre anni da quando Mia è uscita dalla vita di Adam per sempre. Ora vivono agli estremi, Mia è l’astro nascente della Juilliard e Adam è una rok-star arrabbiata con il mondo intero, quasi sempre protagonista inconsapevole dei pettegolezzi sui tabloid, grazie anche alla sua celebre fidanzata. Ma sappiamo bene visto il precedente libro, che, non tutto è come appare ed il destino , o coincidenze che dir si voglia, sono sempre in agguato. Quando Adam rimane bloccato a New York da solo, il caso riunisce la coppia , per un’ultima notte. Mentre esplorano la città, che è diventata la casa di Mia, Adam e Mia rivisitano il passato, un passato privo di flash-back come nel primo libro, e aprono i loro cuori al futuro, e all’altro. L’autrice in questo libro fa parlare Adam, è singolare è strabiliante allo stesso tempo come i sentimenti ed i tumulti dell’animo maschile siano così simili a quelli femminili.
“Mi salutò con un bacio, mi disse che mi amava più della vita. Poi passò i controlli di sicurezza. Non è più tornata.”(Adam)
“Resta sempre qui” è la storia di Adam. Il passato :avendo letto il precedente libro sappiamo che prevalentemente, se non del tutto, riguarda la vita di Mia, facendo un viaggio tra passato e presente. Il presente: questa parte della narrazione si svolge nell’arco di 24 h. Troviamo un Adam schivo introverso e per certi versi solitario , nonostante sia una rok.star affermata, di cui è rimasto un guscio, di lui non rimane più nulla: “se ieri è passato, passerà anche oggi” questo è cio’ che si ripete ogni giorno per poter andare avanti. Non basta la musica, l’adrenalina, tutto ciò che rende le cose meno difficili per andare avanti. Si trova sull’orlo di un precipizio. Adam ha perso tutto: ha visto scivolare via dalle sue mani tutto, molto lentamente, dal giorno dell’incidente. Adesso non vive ma sopravvive alle giornate. La cosa triste è che la musica non è più il suo rifugio, tanto che offre la sua vecchia ed amata chitarra per un’asta di beneficenza. Una fidanzata bellissima che tiene a lui,ma che lui non riesce ad amare fino in fondo. La band (gli Shooting Stars) ha raggiunto l’apice del successo, le sue canzoni (..e le sue parole) sono conosciute ormai da tutti, è questa la vita di Adam oggi. Eppure,anche avendo ottenuto tutto, ogni volta che sale sul palco si sente svuotato, ogni volta che urla la sua rabbia, non si sente ascoltato, forse perché le sue parole sono rivolte solo a lei, l’unica che gli è entrato sotto la pelle, l’unica che le scorre nelle vene, Mia, l’unica che tirava fuori le sue emozioni. Ora non sente nulla. Contemporaneamente al profilo di Adam, viene narrato ciò che accadde subito dopo l’incidente. La convalescenza di Mia è molto lunga: tra il risveglio, la fisioterapia e il suo silenzio, Adam cerca di starle sempre accanto. Non solo la ragazza deve affrontare i problemi relativi alla sua salute, ma anche ciò che l’aspetta: dolore e perdita. Quando si affronta una perdita, non c’è mai una via giusta da prendere. Mia è distrutta, non è più la ragazza di prima, e Adam vorrebbe fare di più: ma il dolore di Mia non si può condividere, rimane suo. Mentre lei è alla disperata ricerca di una ragione per lottare, Adam deve a suo modo elaborare il suo di lutto perché la famiglia di Mia era anche la sua. Ma a tormentarlo c’e’la sua promessa….quella che in cuor suo spera che Mia non ricordi : «Se resti, farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se non vorrai avermi intorno, me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. Ti lascerò andare. Se resti.».
Adam fa ruotare il suo mondo attorno a lei ,diventerà la sua ragione di vita: si prenderà una pausa dal gruppo e le starà accanto. Fino a quando lei lo abbandona. Mia non ricorda nulla della sua “esperienza extracorporea”, ma prova un forte sentimento di rabbia nei confronti di Adam. Che ricordi la promessa? La storia,ad ogni modo, inizia con Adam che si trova a New York per impegni lavorativi. Per puro caso, o forse per destino, si ritrova ad ascoltare il concerto di Mia, ormai astro nascente della musica classica. Deciso a voler solo ascoltare, va subito via. Ma Mia avverte la sua presenza, ed il destino decide per lui. Incontrerà Mia. Il momento è emozionante: sentimenti repressi di amore e dolore, rabbia e rammarico. “Vorrei toccarla per assicurarmi che sia vera, che non è uno di quei sogni ricorrenti.. ..è irraggiungibile”,“non mi è concesso toccarla. E’ un privilegio che mi è stato revocato. Contro la mia volontà.”
In questo libro potremmo dividerlo indistintamente in due parti, nella prima assistiamo e viviamo la “Malattia” di Adam, di come questa si sia appropriata della sua anima ,rendendolo privo di emozioni, disinteressandosi a tutto. Nella seconda parte siamo testimoni del momento in cui lui si rende conto di quale sia la cura. Lei. Mia è il suo inizio e la sua fine. Bellissimo, molto più intenso del primo, forse perché il pov è maschile. Durante la lettura, come mi è successo con il primo libro mi sono sentita assalita da una serie di emozioni che lottavano tra di loro. Se in “Resta anche domani” mi sentivo bloccata nel limbo insieme a Mia, in “Resta sempre qui” sono legata ad Adam ed al suo dolore, ho lottato con lui. La lettura è molto scorrevole, le emozioni si sentono ma soprattutto si toccano. Assolutamente da leggere. Anche per questo libro vi propongo una chicca. Questo libro viaggia insieme alla musica, di qualunque genere. Essa unisce e a volte divide, ma torna sempre sui suoi passi. Nelle ultime pagine l’autrice ci propone una vera e propria play-list , ho accompagnato alcuni momenti della lettura con la musica di sottofondo e vi assicuro che il tutto amplificava.
La vita è come una canzone : le note si mescolano tra loro componendo la base della nostra vita, poi tocca a noi sceglierne le parole; per ogni strofa, creeamo il nostro ritornello, lo fissiamo ben bene alle pareti della nostra anima, lo ripetiamo a memoria perché nostro, alla fine della canzone però, noi sappiamo che non è mai la fine della stessa, perché possiamo continuare a cantarla all’infinito. Possiamo interpretarla in base al nostro stato d’animo , con rabbia o con dolcezza, possiamo aggiungere o togliere strofe, il bello e che saremo sempre noi a scegliere.
Questa è la storia di Adam, ma anche la storia di Mia. Una canzone d’amore sofferta che non solo vi ruberà il cuore ma anche l’anima. Nb :oltre alla play-list nelle ultime pagine troverete anche un Shuffle, “l’evoluzione di una rok-star” l’autrice ha creato un vero e proprio album d canzoni…..bhe non resta che aspettare l’uscita anche del secondo film per poterle ascoltare. Alla prossima emozione. FIL.
|